Ex Circolo didattico XX Settembre

Palazzina Gravina
Marzo 31, 2022
Palazzo Ferrarotto
Marzo 30, 2022

DESCRIZIONE

LAVORO

Nel 2002 vi furono una serie di scosse di magnitudo 4,4 della scala Richter, che interessarono l'area di Sana Venerina, in provincia di Catania. Il terremoto fece parecchi danni, che a causa di una falda acquifera, si sono trasmessi fino alla scuola elementare in questione, in piena città.

Il Circolo Didattico XX Settembre è stato dichiarato inagibile, e abbandonato a se stesso.

INFORMAZIONI SUL PROGETTO

Data:
2011
Cliente:
Spazio Libero Cervantes
Programmi Utilizzati:
Autocad, 3D Studio, Photoshop, Piranesi, Windows Movie Maker

SERVIZI SVOLTI

2002

STATO DI DEGRADO E ABBANDONO

La scuola è stata cosi abbandonata a se stessa, vittima di usura, vandalismi, e intemperie. Non è stato possibile ripristinarne la funzione, e negli anni è venuto a mancare nel quartiere, quello spazio vitale ed educativo destinato ai più piccoli.

2009

OCCUPAZIONE

Nel 2009 i ragazzi dello Spazio Libero Cervantes occupano la struttura, ripulendola, dandogli una nuova identità e creando uno spazio sociale per i cittadini della zona.

Nasce una piccola biblioteca popolare grazie alle donazioni, una palestra attrezzata, una sala conferenze e un piccolo ostello. Negli anni il punto diventa un centro cittadino dove si tengono: conferenze, concerti, mercatini rionali, sport in palestra e in giardino.

2011

ANNIVERSARIO OCCUPAZIONE

Per il secondo anniversario di occupazione, mi viene chiesto di preparare un progetto, di come la struttura poteva essere sistemata. Il progetto prevedeva: una fase di rilievo, con riproduzione digitale; una fase progettuale; la presentazione del progetto con relative tavole e video; la pubblicazione dello stesso in un giornale in altre tre tavole di formato più piccolo.


Accetto la sfida impossibile di preparare il tutto in 7 giorni!!!!!
Questo per spiegare la scelta di render di bassa qualità. Migliore è la qualità del render, più tempo sta il computer a elaborare le immagini.
Ovviamente la proposta da me fatte è puramente teorica, non sono stati fatti studi geologici o calcoli strutturali.

COM'ERA E COM'E'

RILIEVO

In questa fase mi sono dedicata al classico rilievo diretto, con i metodi standard e con il cartaceo a disposizione.

Mi rendo subito conto che al di sotto c'era una falda acquifera, il che mi portava a non poter recuperare la struttura.
Li bisognava buttare tutto giù, il progetto restava comunque un'idea, una cosa effimera, un riscatto...
Non c'era tempo di fare calcoli, verifiche o altro, bisognava solo avere un'idea, che rispettasse il valore di quella che un tempo era una scuola, e che allo stesso tempo fortificasse il lavoro gratuito e di volontariato svolto dai ragazzi che hanno trasformato e rimesso in vita la struttura.

FUTURISTA

PROGETTO

Il progetto che è stato poi presentato, prevedeva dunque di lasciare intatti alcuni setti murari, quelli che ricordassero il passaggio di questo gruppo di ragazzi che hanno manifestato con l'azione, la voglia di comunità, socialità e condivisione.

La nuova struttura, costruita sulle macerie, guarda la città, si affaccia su essa, come a lanciarsi e farsi guardare. Un centro per tutti. Dove comunità è viva e laboriosa.

ELABORATI PRESENTATI

PARTICOLARI

PUBBLICAZIONI

Per la ricorrenza dell'anniversrio il progetto è stato pubblicato nela rivista 365 alla terza

METODO STANDARD

RENDER

I render qui sotto sono stati effettuati a scarsa qualità per la mancanza di tempo. A riguardarli sono i render più brutti mai fatti, ma non è questo il punto. Il punto è lo scopo.
Il progetto non sarà mai realizzato perchè irrealizzabile probabilmente, ma lo scopo era proprio quello di dare una spinta immaginaria, era quello di dimostrare che con l'impegno e la collaborazione si può fare tutto. Dove il bene collettivo sovrasta il bene del singolo, ma dove il singolo non viene mai emarginato.

PRESENTAZIONE

ANIMAZIONE

I render qui sotto sono stati effettuati a scarsa qualità per la mancanza di tempo. A riguardarli sono i render più brutti mai fatti, ma non è questo il punto. Il punto è lo scopo.
Il progetto non sarà mai realizzato perchè irrealizzabile probabilmente, ma lo scopo era proprio quello di dare una spinta immaginaria, era quello di dimostrare che con l'impegno e la collaborazione si può fare tutto. Dove il bene collettivo sovrasta il bene del singolo, ma dove il singolo non viene mai emarginato.
 
 

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